
Canarie

A piedi

8 giorni
TREKKING NEI PRCHI NAZIONALI DI LA GOMERA E DI TENERIFE, CON LA SALITA AL TEIDE. SCOGLIERE A PICCO SULL’OCEANO, VULCANI E FORESTE LUSSUREGGIANTI PER UN’AVVENTURA DI UNA BELLEZZA INDESCRIVIBILE
Due isole per scoprire l’anima autentica delle Canarie: La Gomera e Tenerife, un viaggio che unisce natura selvaggia, tradizioni radicate e paesaggi mozzafiato. Meno battuta dalle rotte del turismo di massa, La Gomera è una vera gemma per gli amanti dell’escursionismo e della tranquillità. Il Parco Nazionale di Garajonay, patrimonio dell’umanità UNESCO, regala sentieri incantati che si snodano tra antiche foreste di laurisilva, immerse nella nebbia e nel silenzio. Un ambiente primordiale dove è facile sentirsi parte della natura. Non mancano i sapori locali da scoprire: dalle papas arrugadas con mojo ai formaggi e vini artigianali.
A pochi chilometri di traghetto, Tenerife sorprende con i suoi contrasti. Dalle spiagge vulcaniche del sud ai borghi storici del nord, fino ai paesaggi lunari del Parco Nazionale del Teide, dominato dall’omonimo vulcano, il più alto di Spagna, a 3.175 m sul livello del mare, o addirittura a 7.500 m dalla piattaforma oceanica! Tenerife è un’isola dai mille volti: perfetta per chi ama camminare, esplorare e lasciarsi stupire da una natura potente, ma anche da una cultura viva e accogliente. La combinazione di natura, avventura e cultura rende questo viaggio un'esperienza indimenticabile










LE TAPPE DEL VIAGGIO
1° giorno: arrivo a Tenerife
Atterrati a Tenerife a metà mattina, l'aria calda e il profumo dell’oceano ti accolgono subito. Raggiungiamo la zona di Los Cristianos, vivace cittadina costiera, ai piedi del Teide, rilassandoci per una prima camminata per iniziare a prendere confidenza con l’ambiente vulcano delle Canarie.
2° giorno – La Gomera: Playa de la Guancha
Sbarcati a La Gomera, è un attimo capire la magica atmosfera che avvolge questo luogo. Ritiriamo le nostre auto e approfittiamo subito per andare a scoprire i dintroni di San Sebastian fino alla Playa de la Guancha. Bastano pochi minuti per lasciarti alle spalle il porto e la città. Il sentiero comincia a salire deciso tra terreni brulli, fichi d’India e agavi, con l’oceano che si allarga alle tue spalle man mano che guadagni quota. Dopo circa 2 km di salita leggera, il sentiero piega verso sud e comincia a scendere tra pendii scoscesi e valloni aridi, fino a svelare, come una visione improvvisa, la Playa de la Guancha: una mezzaluna di sabbia e ciottoli neri, incorniciata da alte falesie vulcaniche. Nessun chiosco, nessuna struttura. Solo natura, vento e mare. Una volta in spiaggia, se il mare è calmo, puoi fare il bagno nelle sue acque limpide e profonde, spesso completamente solo. È un luogo che sembra fuori dal mondo, dove il tempo si ferma e il rumore delle onde è l’unico sottofondo.
Dislivello: +300/-300
Km: 9 ca.
3° giorno – La Gomera: Parque Nacional de Garajonay
Entriamo nel cuore di La Gomera percorrendo la Ruta 18, che è molto più di un semplice sentiero: è un viaggio dentro l'anima selvaggia dell'isola, una cavalcata lungo la dorsale vulcanica che collega il cielo e la terra. Qui regna il silenzio irreale dell’alta quota gomera, tra i boschi misteriosi di Garajonay, e l’aria profuma di terra umida e foglie antiche. Inizia così la Ruta 18, e con lei la discesa verso il cuore più profondo dell’isola. Il sentiero si snoda tra laurisilve, spesso avvolte nella nebbia, dove il sole fatica a filtrare tra i rami contorti: è come attraversare un bosco incantato, un luogo che sembra non appartenere al tempo. Poi la foresta si apre, e inizia il regno della pietra: sali e scendi lungo creste vulcaniche, dove la vista si spalanca improvvisa su canyon vertiginosi e sul blu infinito dell’oceano. Da una parte i barrancos che precipitano a picco, dall’altra la montagna scolpita dal vento.
Dislivello: +690/-690
Km: 15 ca.
4° giorno – La Gomera: Camino del la Mérica e la Valle del Rey
La Valle Gran Rey è un angolo di pace dove il tempo rallenta e il canto degli uccelli si mescola al rumore delle palme mosse dal vento. Ma non ci metti molto a lasciare il fondo valle: il Camino de la Mérica non perde tempo. Sale subito, diretto, scavato nella roccia, con tornanti stretti e spettacolari che sembrano aggrapparsi alle pareti del barranco. Ad ogni curva, ti fermi. Non tanto per riposare, ma perché la vista ti chiama: la vallata si apre sotto di te, con le sue case bianche incastrate tra le rocce, le terrazze coltivate, l’oceano che si allunga all’infinito. È uno di quei posti dove il cielo sembra più vicino, dove l’aria è leggera ma carica di significato. Poi raggiungi la meseta di La Mérica, un altopiano sospeso tra mare e cielo. Spazio, silenzio, respiro. Un luogo che invita alla contemplazione. Qui il sentiero si fa più dolce, segue il bordo della scogliera in un susseguirsi di viste mozzafiato, fino a portarti verso il Mirador del Santo
Dislivello: +860/-860
Km: 15 ca.
5° giorno – La Gomera: Vallehermoso
Si parte dal centro del paese di Vallehermoso, il nome già dice tutto: valle meravigliosa. Case colorate adagiate lungo il torrente, campi coltivati, il profilo inconfondibile del Roque Cano che domina la valle come un guardiano antico. Da lì inizi a salire lungo il fianco della montagna. Il sentiero si arrampica deciso tra muretti a secco, piante grasse e fichi d’India, fino a raggiungere il belvedere da cui Roque Cano mostra tutta la sua imponenza. Il panorama è già ampio, e ti accompagna in alto tra le creste battute dal vento, dove il verde cede al giallo, al rosso, alla pietra viva. Poi, all’improvviso, scendi verso la costa. Appare davanti a te l’oceano, immenso, inarrestabile. Ti avvicini al piccolo eremo di Santa Clara, isolato, solenne, immerso in un silenzio quasi sacro. Da lì si prosegue lungo un sentiero sospeso che ti regala una delle viste più suggestive di tutta La Gomera.
Dislivello: +700/-700
Km: 13 ca.
6° giorno – ritorno a Tenerife
Ci imbarchiamo in mattinata, carichi di entusiasmo, diretti verso Tenerife. Arrivati sull’isola, il nostro viaggio prosegue verso l’hotel ai piedi del maestoso Teide. Durante il trasferimento, il vulcano si mostra poco a poco, imponente e magnetico, dominando l'orizzonte. Lo osserviamo dal basso, affascinati, iniziando a sentire quella sottile tensione dell’avventura che ci aspetta. È come un richiamo antico: domani, saremo là in cima. Oggi, invece, ci lasciamo cullare dall’emozione crescente, preparandoci con lo sguardo e con il cuore.
7° giorno – Teide
Partiamo emozionati verso il Teide, il gigante di Tenerife. Raggiunta la base della cabinovia, saliamo velocemente sfiorando crateri, colate laviche e paesaggi lunari. L'aria si fa più rarefatta, il cielo più vicino. Arrivati a quota 3550 metri, proseguiamo a piedi lungo il sentiero finale, tra vapori sulfurei e rocce rosse. Con passo lento ma deciso raggiungiamo la vetta: davanti a noi si apre un panorama sconfinato sulle Canarie, un momento di pura conquista, sospeso tra terra e cielo.
8° giorno – ritorno in Italia
È il momento dei saluti. Lasciamo Tenerife con il cuore colmo di emozioni, dopo giorni indimenticabili tra i paesaggi vulcanici del Teide e le foreste incantate di La Gomera. Gli zaini sono più leggeri, ma l’anima è più ricca. Ogni sentiero percorso, ogni tramonto sull’oceano, ogni risata condivisa ha tessuto legami profondi. Con un ultimo sguardo alle cime lontane, ci dirigiamo verso l’aeroporto, portando a casa il profumo del vento, il calore del sole e la magia di queste isole.

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